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Dignitoso trapasso - My Hobbies by Antonietta Forte

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by Antonietta Forte
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DIGNITOSO TRAPASSO

Di battaglia in battaglia
la morte espugnava il suo corpo,
dipingendo di cera il suo volto.
Aveva lo sguardo smarrito nel vuoto.
Chiamai. Non rispose.
Proruppe in quel suono chiamato “dolore”.
Toccai le sue gelide braccia
e quel freddo mi corse nel cuore.
Ahimè, non ebbi il coraggio
di abbracciarlo ed attendere ancora.
Fu notte e poi giorno,
lo vidi già vinto, al ritorno.
Giaceva elegante, sereno,
le braccia incrociate sul seno.
Un raggio di sole donato dal cielo,
irradiava il suo viso, fin sotto quel velo.


NOTE:

La sofferenza del malato terminale non è uno spettacolo rassicurante.
Le gelide braccia, il pallore del volto, sono manifestazioni indiscutibili dell’evento finale che va compiendosi.
A fronte della solennità, dell’ignoto e della inesorabilità della morte, insorge una spontanea e giustificata riluttanza in ciascuno di noi.
Nella vicenda umana narrata, la morte ha conquistato il malato senza incontrare resistenza o disperazione. Per questo vi è stato un dignitoso trapasso.
Poesia: Trapasso
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